giovedì 10 novembre 2011

Ah Che Sarà - ovvero Governo Tecnico

Elezioni, vanno sospirando e cantando alcuni esimi parlamentari in transatlantico.
Mica così semplice, però...

I tempi si sono indiscutibilmente trasformati: mai come adesso la relatività del tempo -neutrini permettendo- è protagonista. Perchè la storia cambia in un battito di ciglia, e questo la gente lo sa, complici i new media intersecati ai social net. Lo sa prima ancora che i protagonisti storici se ne accorgano.

Come è accaduto al nostro prossimo ex premier Berlusconi, che ha piegato un intero paese al suo orgoglio personale: per un anno ha ignorato i segnali della storia, tirando il suo governo per le bretelle dei pantaloni, che pure sfuggivano di qui e di là... esacerbando gli animi al punto tale da trasformare gli elettori in tifosi da stadio: e sai bene cosa può fare una frangia estrema.

Certo però che non ha fatto tutto solo: l'opposizione gli ha dato delle sponde notevoli, foss'anche solo nel continuare a dargli retta. Infatti non hanno giocato la loro partita a scacchi, ma sono stati a copiare, ribattendo le mosse della partita, tutta personale, del nostro prossimo ex premier Berlusconi, che ha ceduto solo quando il mercato, unica sovranità evidentemente da lui riconosciuta, gli ha intimato l'altolà.

Non amo ragionare sul 'se si fosse fatto', anzi lo trovo veramente fastidioso. Indietro non si può tornare. L'unica cosa che si può fare è capire il passato per incidere il futuro.

L'Italia ha buttato un anno, che per come vanno le cose, ha la valenza di un decennio: il governo tecnico Monti bisognava farlo il 15 dicembre 2010 e già sarebbe stato tardi. Quindi ora bisogna correre e correre sudando lacrime e sangue, che neanche il tempo di fermarci a piangere abbiamo.

E la gente lo sa, e come sa pure che è cambiata la velocità della storia, sa anche che si è superato il limite di guardia: l'esercito dei mercenari parlamentari nell'ultimo anno ha dato di sè lo spettacolo più vero e cristallino, ovvero quello di arraffone parassita. Magari ci sarà anche qualche onesto parlamentare, ma il suo rimanere tra quegli scranni l'ha inesorabilmente marchiato a connivenza.

Elezioni, vanno sospirando e cantando alcuni esimi parlamentari in transatlantico, ma per eleggere chi e con quale legge elettorale?

Elezioni, vanno rispondendo, sospirando e cantando cocciuti e testardi, alcuni esimi parlamentari in transatlantico. Massì, certo, elezioni. Però prima bisogna rifare tutto da capo.

Nessuno ha il coraggio dirlo, ma ci vorrebbe un nuovo governo costituente, che rimetta tutto al proprio posto. Ci vuole qualcuno che mandi tutti a casa e riporti la politica alle sue origini greche: arte di governare gli stati, amministrazione della cosa pubblica. Ci vuole 'sangue nuovo', come nelle famiglie nobili: sangue del popolo che sa che significa fare i conti con la crisi, e che il ristorante non lo pensa neanche, non come questo esercito di mercenari parlamentari che non sa neanche quanto costa un litro di benzina verde alla pompa...

Come si fa a risanare un Paese se non lo conosci?

Però, mentre ascolto Ah Che Sarà, della Mannoia, penso che ce la faremo, come sempre, perchè gli italiani solo nell'estremo riescono a dare il meglio di loro.

E spero che la prossima presunta designazione di Monti a Primo Ministro di un governo tecnico sia solo l'inizio di quel secondo Risorgimento italiano di cui l'inverno passato vedevo gli albori.



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