lunedì 27 maggio 2013

Il Foulard Intorno la Testa

Ho sempre pensato che  il foulard intorno la testa sia molto chic, maggiormente se indossato con la classe di Grace Kelly, che di foulard ne sfoggiava di vari tipi. Soprattutto mi è sempre piaciuto il modo in cui lo porta in questa foto.

Chiaramente anche io, ogni tanto, indosso il foulard in questo modo, senza soffermarmi troppo a pensare come la moda sia cambiata, per non parlare della società, dell'etnologia...

Accade così, nello scorso weekend, dopo una giornata trascorsa all'aperto in quel della Gallura, purtroppo terribilmente fredda e ventosa, che mi sia presentata a cena con un foulard tutto fiorito a proteggere e riscaldare il capo, annodato con questo stile.

Solo a fine serata ho scoperto che la scelta stilistica aveva suscitato curiosità sulla mia fede religiosa: ovvero alcuni commensali si sono chiesti se per caso fossi islamica; loro stessi dopo cena me l'hanno espressamente ed educatamente chiesto. E devo ammettere, che pur non essendomi offesa in alcun modo, la cosa mi ha colpito.

Vero è che i miei lineamenti possono prestarsi al malinteso mediorientale, malinteso che tra l'altro mi lusinga, ma fossi stata islamica come non è, nessuno avrebbe visto i miei capelli in nessuna occasione, e sarei stata bene attenta a non far sfuggire nessun ciuffo da sotto il velo. Eppure, dopo due giorni di capelli lunghi svolazzanti a destra e sinistra, è bastata una sola sera con la testa coperta a far sorgere uno strano interesse sulla mia persona.

Ne deriva che in società, condizionata dalle presenze ed influenze islamiche, se si vede una donna mora con un foulard che le avvolge il capo, poco importa che abbia qualche ciuffo ben in vista, non si pensa che possa avere freddo, né che possa essere una precisa scelta vintage, ma bensì che forse la mora in questione è islamica. Bene.

Mi chiedo se sarebbe lo stesso se fossi una splendida ed eterea bionda con gli occhi azzurri.

lunedì 13 maggio 2013

Rassegnati alla Follia in Strada

Donne morte ammazzate, ragazzi sfigurati dall'acido, carabinieri sparati solo perché in servizio o passanti presi letteralmente a picconate da un immigrato clandestino uscito fuori di testa: così raccontano le cronache dell'ultimo mesetto. E' un clima strano quello che si respira in Italia in questi giorni: sembriamo rassegnati a qualsiasi follia, quasi assuefatti alla violenza ingiustificata, tanto da non farci più caso.

L'immigrato clandestino che sabato mattina a Milano ha fatto una carneficina, è stato fermato solo quando ha colpito a morte, ma non è che i primi aggrediti abbiano, chessò, chiamato un corpo qualsiasi di pubblica sicurezza: nulla, se ne sono tornati a casa, un po perplessi e ammaccati. Ma ti sembra normale che un folle ti prende a sprangate e tu non denunci subito la cosa? Oppure: possibile sia normale vedere un ragazzo a piedi con piccone in spalla di sabato mattina, a cantieri chiusi? Forse quelle due persone morte a caso sarebbero morte a caso lo stesso, ma almeno ci si sarebbe provato... questo tipo d'indifferenza mi fa più orrore dell'idea che domani possa essere io stessa ad essere presa a picconate...

Ma di manifestazioni di protesta ne stanno facendo sì, dirottate su un'altra questione: l'immigrazione clandestina. Siccome il folle in questione è un clandestino, tutti a bisticciare sulle regole d'ingresso, primi fra tutti i leghisti, che paiono dimenticare che la legislazione attiva in merito è la Bossi-Fini... litigano, urlandosi contro accuse da stadio, ci distraggono, ma intanto non focalizzano il problema, il disagio di fondo che unisce con un filo rosso sangue tutti questi fatti...

La sensazione che ho io, già espressa su fb alla cara Nicoletta di Milano, è che le nostre capacità sono impotenti difronte il forte il senso d'insicurezza socio-economica che ci avvolge. Mi pare che la frustrazione per l'assenza di futuro, di progetti, di crescita in tutti i sensi, sia così forte che i personalissimi demoni che vivono nelle ombre di ognuno di noi, abbiano la possibilità di uscire allo scoperto. Ma intanto andiamo avanti come se niente fosse, forse per inerzia... senza chiederci perché così tante persone danno di matto, italiche o immigrate che siano, con precedenti o senza.

Ho come l'impressione che sotto i colpi della disoccupazione, della cassa integrazione, degli esodati, dell'Imu, dello spread, la pochezza dei nostri politici... sia crollata non solo la nostra economia, ma anche la nostra umanità, in senso ampio.

Umanità, in senso ampio, che se non sbaglio era alla base del nostro essere Italiani.