giovedì 26 febbraio 2009

Aderite

Subject: Fw: testamento biologico-da Ignazio Marino
Date: Tue, 24 Feb 2009 16:01:16 +0100

Carissima/o,Ti scrivo per chiederti un piccolo sforzo per una importantissima causa. Nelle prossime settimane il testamento biologico sarà al centro deldibattito in Parlamento, e la maggioranza intende approvare una legge che limita la libertà di scelta del cittadino imponendo alcune terapie, come l'idratazione e l'alimentazione artificiale. Le dichiarazioni anticipate di trattamento non saranno vincolanti: spetterà sempre al medico l'ultima parola. Qual è allora l'utilità di questa legge, se non si garantisce al cittadino che la sua volontà sia rispettata? La verità è che il ddl della destra è stato scritto per rendere inapplicabile il ricorso al testamento biologico. Oltretutto, la dichiarazione dovrà essere stipulata davanti adun notaio, e rinnovata con cadenza triennale: vi immaginate cosa significa andare ogni tre anni davanti a un notaio accompagnati dal proprio medico di famiglia? Al contrario della nostra proposta poi, non è presente nemmeno un cenno alle cure palliative, all'assistenza ai disabili, alla terapia del dolore. Ti chiedo dunque di diffondere il più possibile l'appello, invitando tutti i tuoi contatti a sottoscriverlo: dobbiamo mobilitarci immediatamente per raccogliere centinaia di migliaia di adesioni e difendere il nostro diritto costituzionale alla libertà di cura. Se saremo tanti, il Parlamento non cipotrà ignorare. Nel prossimo dibattito in Senato il mio impegno personale è quello di dar voce alla vostra opinione, che credo coincida con quella della maggioranza degli italiani. Che vogliano utilizzare ogni risorsa della medicina o che intendano accettare la fine naturale della vita, i cittadini vogliono essere liberi di scegliere.Ti ringrazio infinitamente e conto su di te per far circolare il più possibile l'appello per il diritto alla libertà di cura sul sitowww.appellotestamentobiologico.it <http://www.appellotestamentobiologico.it/> , e grazie perché abbiamo già raggiunto quasi 100.000 firme!
Ignazio Marino

Sta tornando al suono di Vivaldi


Lei è stata la più corteggiata dagli artisti di tutti i tempi. Per lei son stati dipinti quadri, scritte poesie e composte pagine di musica. Lei, la primavera, stagione del risveglio e del ritorno al sole, sta arrivando.
Questa mattina, mentre tentavo di rimediare ai danni botanici della mia micia, ho scoperto che lo splendido salice piangente che adorna il paesaggio urbano del mio balcone, sta mettendo gemme.
Le note della Primavera di Vivaldi hanno cominciato a risuonare nella mia testa, e come in un musical, l'allegro suono accompagnava i miei movimenti e gli zompetti di Costanza.
Dopo mesi di pioggia, settimane di tramontana tesa e sferzzante, zitta zitta, la primavera sta tornando: il sole è più caldo e confortante. Anche se dovesse ricominciare a piovere o continuare la tramontana... questo lunghissimo inverno è inesorabilmene agli sgoccioli.

lunedì 23 febbraio 2009

Ancora su Facebook

La settimana scorsa, la mia The Queen preferita, sul suo blog ha scritto della propria opinione su Fecebook (http://starwords.blog.tiscali.it//Una_pennellata_di_solitudine_1969138.shtml).
Sapete la mia perplessità verso questo strumento, difatti ho concordato con la di lei critica amara. Ma ho anche espresso il razionale proposito di non generalizzare.
Fino a venerdì scorso, quando sulla metropolitana intercetto il free press Metro, che titolava:
BOOM DI SEPARATI "CAUSA" fACEBOOK.
Se fossi stato un fumetto Disney il mio baloon avrebbe contenuto "Glom".
Cito testualmente dall'articolo:
"Ecco una scena tipo -ci dice l'avvocato Laura Loghi-, alla fine di una cena tra amici ci si scambia il contatto Facebook. Il giorno dopo si commenta in quattro. La conversazione continua a due. Presto diventa un corteggiamento. Ce ne capitano tanti di casi così".
Nell'approfondimento di pag 3 un virgolettato rimarcava: "Con internet si abbassano le barriere. Ci si può presentare nascondensosi. E nascono importanti coinvolgimenti mentali".
Altro "Glom".
Pur continuando a pensare che non bisogna generalizzare, alla luce di queste dichiarazioni, non posso fare a meno di pensare che con questi strumenti e un po di noia nel rapporto, ci sono buone probabilità di essere cornuti ["Glom"]. Un incubo. Con buona pace di chi sostiene che Facebook è un buon modo per trovare contatti di lavoro. Si, perchè pare che ora molte collaborazioni partano proprio dai social network.
Ma ve lo pensate? un posto dove conpagno ufficiale, amante, colleghi e datore di lavoro passeggiano tranquillamente, impicciandosi delle tue cose, voyeristicamente sbattute on line e magari chiaccherando tra di loro. Ehh! Orwell: continua così qui entro il 2084 saremo ognuno il grande fratello del vicino!
Se prima ero perplessa su Facebook, ora sono inquieta. "Glom"!

mercoledì 18 febbraio 2009

Il mio bruttissimo naso

Allergie ai pollini, asma, intolleranza al fumo passivo nei luoghi chiusi... ultimamente respirare per me é diventato un vero problemone. Così questa mattina me sono andata moggia moggia del pneumologo a sentire che mi diceva.
Ebbene signori miei, è tutta colpa del mio splendido, bruttissimo nasone.
Il dotto omino dei polmoni si è detto convinto che l'insufficenza respiratoria allergica e il discutibile aspetto estetico, siano due sintomi di un setto nasale non solo deviato, ma anche 'incasinato'.
"Credo proprio che l'otorino mi darà ragione: ti dovrai sicuramente operare, l'aspetto del tuo naso non sembra proprio normale".

Così, dopo 20 anni di 'battaglie' per difendere la protuberanza nasale che Madre Natura mi ha gentilmente imposto, sembra proprio che devo arrendermi e farci mettere bisturi. Sì, perchè o rimango fedele a un principio, o respiro: delle due la seconda è senza meno più vitale.
Ma il principio era molto forte: io sono così e non devo essere per forza splendida per avere una vita sociale piena.
In realtà il mio rapporto con il mio brutto, splendido naso, cominciò male: mi vedevo brutta. Poi il mio primo amore mi ha reso più sicura. Così quando mi si diceva "Sei gnocca così, figuriamoci con un nasino rifatto", io facevo spallucce. Non solo: ho cominciato a considerare il mio naso come una sorta di sbarramento a monte: chi mi prendeva con il mio brutto naso era indiscutibilmente attratto dalla mia testa pensante e non dal mio aspetto fisico.
Insomma io al mio naso gli voglio bene: mi ha fatto diventare quella che sono. E io sono orgogliosa di ciò che sono.

Ma oggi sembra proprio che se voglio tornare a respirare degnamente e ridurre i devastanti effetti allergici, dovrò salutare un caro amico. Un amico che mi ha fatto capire come la curvatura di un naso sia assolutamente irrilevante nella valutazione di un essere umano.
Comunque l'ultima parola spetta all'otorino: tra una ventina di giorni il verdetto nasale sarà emesso. Vi aggiornerò.

sabato 7 febbraio 2009

Dei vegetali

Cosa c'è di più bello di un possente abete di montagna, alto cento metri e con circa un centinaio d'anni? Un vecchio saggio che vive e respira in sintonia con la sua foresta.
Poi arrivano i boscaioli, lo segano alla base e lo spediscono al Papa, perchè possa farci l'albero di natale vaticano. Dopo, forse, qualcuno dirà che tanto l'albero era malato.

Tale Clave Backest, scienziato, già 40 anni fa ha dimostrato come le piante soffrano del male che gli si procura (http://www.altrogiornale.org/print.php?news.2004).
Però noi le mangiamo le piante: ne abbiamo bisogno per vivere. E poi a noi serve il legname, serve la carta, serve che i rami sulle strade non siano troppo invadenti. Tutto normale, tutto logico. Diciamocelo onestamente: abbiamo assoggettato il mondo vegetale ai nostri bisogni. Siamo assassini, amputatori e mangiatori di vegetali per necessità, poi, ogni tanto ci facciamo prendere dalla pietà e ne abbattiamo qualcuno perchè tanto è malato.

Decidiamoci: o i vegetali -tutti- vanno protetti, o i vegetali -tutti- meritano una fine dignitosa.
Nel frattempo, che ognuno ami e curi i propri vegetali come coscienza gli impone.

oggi in edicola bis

Da Repubblica.it

17:59 Englaro: "Premier e capo dello Stato visitino Eluana"
Nuovo colpo di scena, nella vicenda Eluana. Il padre di Eluana, Beppino Englaro, attraverso un comunicato stampa invita il premier e il capo dello Stato a visitare la figlia. Ecco il testo: "Sono il tutore di Eluana Englaro, ma in questo momento parlo da padre a padre, rivolgendomi al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per invitare entrambi, ed essi soli, a venire ad Udine per rendersi conto, di persona e privatamente, delle condizioni effettive di mia figlia Eluana, su cui si sono diffuse notizie lontane dalla realtà che rischiano di confondere e deviare ogni commento e convincimento".

15:54 Berlusconi: "Eluana ha un bell'aspetto, non staccherei la spina"
"Mi sono messo nei panni di un padre e se uno dei miei figli fosse lì, vivo, e, mi dicono, con un bell'aspetto e delle funzioni, come il ciclo mestruale, attive, non me la sentirei proprio di staccare la spina". Così il premier Silvio Berlusconi conversando con i giornalisti a Cagliari è tornato sul caso di Eluana Englaro.

15:38 Berlusconi: "Ci si vuole solo togliere una scomodità"
"A me sembra che non ci sia altro che la volontà di togliersi di mezzo una scomodità. Tutto qui". Silvio Berlusconi torna sulla vicenda di Eluana Englaro per ribadire la sua posizione. "Io penso che sia un fatto di cultura: da una parte c'è la cultura della morte, dello Stato che si impone sulla vita e dall'altra c'è la cultura della libertà e della vita. Io sto - conclude il premier - dalla parte della vita".

oggi in edicola


giovedì 5 febbraio 2009

Luna storta, Torquemada e pioggia

Nelle umane situazioni, c'è quella popolarmente definita luna storta. Sono giornatacce quelle in cui l'argenteo astro decide di non sorriderci, e si riconoscono già da quando fai il caffè. Giornate in cui l'irrazionale irritazione sale perchè Lui non c'è, ma! se ci fosse sicuramente il suo buongiorno risulterebbe -innocentemente- stonato e fastidioso. Giornate in cui aspetti più di una mail di lavoro e non arrivandone neanche una... pensieri vendicativi richiamano l'inquisizione spagnola...
Ebbene, oggi la mia personalissima luna, non solo è storta e non mi sorride, ma anzi se n'è proprio andata in vacanza... in effetti è stata vista su una spiaggia cubana, sotto una palma, con cappellino di paglia e pina colada... ah! nostalgia tropicale corrosiva!
Il risultato è disastroso: il nervosismo che mi scorre sotto pelle ha la stessa potenza di una scossa di adrenalina. Peccato che gli istinti siano distruttivi. Immagino, evocandolo, Torquemada in versione punk, che si mette a spaccare quello che m'infastidisce: tutto.
Chiaramente, questo splendido quadretto è allietato da una pesante, spessa e grigia coltre nuvolosa: piove!! Ancora e sempre.
Presa da questa morsa new punk gotica, inaspettatamente arriva un pensiero colorato di azzurro e giallo intenso: "Non può piovere per sempre" (Il Corvo docet). In effetti, a un certo punto anche il diluvio universale è finito...

lunedì 2 febbraio 2009

Benigni delle meraviglie

Qualche sera fa ho visto un vecchio spettacolo teatrale di Benigni, del 1997, circa. Uno spettacolo vecchio di 12 anni che io, per combinazione, non avevo mai visto.
Ho riso talmente tanto che mi facevano male le mascelle e mi uscivano lacrime d'allegria.
La battuta che sicuramente mi ha fatto più ridere è stata quella su AN -Msi, che non erano fascisti, ma neri per caso e al loro congresso di Fiuggi, a cui ne sarebbe seguito uno a Ferrarelle...
E poi, tutta la seconda parte, su Dio che torna sulla terra e si accorge che non ci abbiamo capito niente, perchè Mosè non ha scritto bene i Comandamenti...

A parte la genialità di Benigni, che è sempre gradevole, lo spettacolo fa ancora così tanto ridere perchè è ancora attuale. Cambiando giusto qualche passaggio, levando uno o al massimo due nomi di politici desaparecidos, e ricordandoci che nel frattempo Craxi è passato a miglior vita, in 12 anni tutto è rimasto uguale. I ritrattini del Presidente Berlusconi sono fotografie del contempoaraneo.
Meno male che Benigni delle meraviglie fa così tanto ridere, perchè in realtà c'è solo da piangere.