sabato 7 febbraio 2009

Dei vegetali

Cosa c'è di più bello di un possente abete di montagna, alto cento metri e con circa un centinaio d'anni? Un vecchio saggio che vive e respira in sintonia con la sua foresta.
Poi arrivano i boscaioli, lo segano alla base e lo spediscono al Papa, perchè possa farci l'albero di natale vaticano. Dopo, forse, qualcuno dirà che tanto l'albero era malato.

Tale Clave Backest, scienziato, già 40 anni fa ha dimostrato come le piante soffrano del male che gli si procura (http://www.altrogiornale.org/print.php?news.2004).
Però noi le mangiamo le piante: ne abbiamo bisogno per vivere. E poi a noi serve il legname, serve la carta, serve che i rami sulle strade non siano troppo invadenti. Tutto normale, tutto logico. Diciamocelo onestamente: abbiamo assoggettato il mondo vegetale ai nostri bisogni. Siamo assassini, amputatori e mangiatori di vegetali per necessità, poi, ogni tanto ci facciamo prendere dalla pietà e ne abbattiamo qualcuno perchè tanto è malato.

Decidiamoci: o i vegetali -tutti- vanno protetti, o i vegetali -tutti- meritano una fine dignitosa.
Nel frattempo, che ognuno ami e curi i propri vegetali come coscienza gli impone.

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