lunedì 23 febbraio 2009

Ancora su Facebook

La settimana scorsa, la mia The Queen preferita, sul suo blog ha scritto della propria opinione su Fecebook (http://starwords.blog.tiscali.it//Una_pennellata_di_solitudine_1969138.shtml).
Sapete la mia perplessità verso questo strumento, difatti ho concordato con la di lei critica amara. Ma ho anche espresso il razionale proposito di non generalizzare.
Fino a venerdì scorso, quando sulla metropolitana intercetto il free press Metro, che titolava:
BOOM DI SEPARATI "CAUSA" fACEBOOK.
Se fossi stato un fumetto Disney il mio baloon avrebbe contenuto "Glom".
Cito testualmente dall'articolo:
"Ecco una scena tipo -ci dice l'avvocato Laura Loghi-, alla fine di una cena tra amici ci si scambia il contatto Facebook. Il giorno dopo si commenta in quattro. La conversazione continua a due. Presto diventa un corteggiamento. Ce ne capitano tanti di casi così".
Nell'approfondimento di pag 3 un virgolettato rimarcava: "Con internet si abbassano le barriere. Ci si può presentare nascondensosi. E nascono importanti coinvolgimenti mentali".
Altro "Glom".
Pur continuando a pensare che non bisogna generalizzare, alla luce di queste dichiarazioni, non posso fare a meno di pensare che con questi strumenti e un po di noia nel rapporto, ci sono buone probabilità di essere cornuti ["Glom"]. Un incubo. Con buona pace di chi sostiene che Facebook è un buon modo per trovare contatti di lavoro. Si, perchè pare che ora molte collaborazioni partano proprio dai social network.
Ma ve lo pensate? un posto dove conpagno ufficiale, amante, colleghi e datore di lavoro passeggiano tranquillamente, impicciandosi delle tue cose, voyeristicamente sbattute on line e magari chiaccherando tra di loro. Ehh! Orwell: continua così qui entro il 2084 saremo ognuno il grande fratello del vicino!
Se prima ero perplessa su Facebook, ora sono inquieta. "Glom"!

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