giovedì 5 febbraio 2009

Luna storta, Torquemada e pioggia

Nelle umane situazioni, c'è quella popolarmente definita luna storta. Sono giornatacce quelle in cui l'argenteo astro decide di non sorriderci, e si riconoscono già da quando fai il caffè. Giornate in cui l'irrazionale irritazione sale perchè Lui non c'è, ma! se ci fosse sicuramente il suo buongiorno risulterebbe -innocentemente- stonato e fastidioso. Giornate in cui aspetti più di una mail di lavoro e non arrivandone neanche una... pensieri vendicativi richiamano l'inquisizione spagnola...
Ebbene, oggi la mia personalissima luna, non solo è storta e non mi sorride, ma anzi se n'è proprio andata in vacanza... in effetti è stata vista su una spiaggia cubana, sotto una palma, con cappellino di paglia e pina colada... ah! nostalgia tropicale corrosiva!
Il risultato è disastroso: il nervosismo che mi scorre sotto pelle ha la stessa potenza di una scossa di adrenalina. Peccato che gli istinti siano distruttivi. Immagino, evocandolo, Torquemada in versione punk, che si mette a spaccare quello che m'infastidisce: tutto.
Chiaramente, questo splendido quadretto è allietato da una pesante, spessa e grigia coltre nuvolosa: piove!! Ancora e sempre.
Presa da questa morsa new punk gotica, inaspettatamente arriva un pensiero colorato di azzurro e giallo intenso: "Non può piovere per sempre" (Il Corvo docet). In effetti, a un certo punto anche il diluvio universale è finito...

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