domenica 18 settembre 2011

Apriti Sesamo, ovvero io e le chiavi d'hotel

Croce e delizia di ogni viaggio: le chiavi d'albergo. E ovviamente mi riferisco alle tesserine magnetiche, che secondo l'ideatore dovrebbero essere comode, pratiche e sicure.

Sul sicuro magari ci siamo, ma sul comode e pratiche... e dunque è ormai una certezza, quasi in ogni viaggio ho un problema con la chiave magnetica. E ormai sono svariati anni che mi muovo per lavoro...

Quasi mai che riesca ad entrare subito, al primo passaggio di chiave: alcuni lettori vogliono un inserimento veloce, altri lento oppure ancora una via di mezzo... ma spesso e volentieri non si aprono proprio, o perchè la tessera è smagnetizzata all'origine, o perchè io sono imbranata...

Così immaginami all'Havana, stanca, appicicaticcia dall'umidità, con borse, zainetti e trolley che al 15° piano tento di aprire la mia camera: niente: ripetutamente inserivo la tesserina nella fessura, ma la spia rossa inesorabile si accendeva. Unica soluzione, tornare al piano terra....

Meglio mi andò ad Istanbul, che l'albergo aveva solo due piani... ma l'apoteosi fu nel penultimo viaggio al Cairo, in febbraio, dove il dispositivo di accesso era simile al pos per le carte di credito: bisognava "strisciare" la tesserina: in due o tre notti che passammo lì, io mai riuscita ad aprire da sola la porta della mia camera, e pure chi riusciva per me, doveva tentare almeno tre-quattro volte prima che la liberatoria spia verde s'accendesse... pensa che la mattina, per timore di non incontrare qualche anima pia, per colazione rimanevo in camera, sfruttando il bollitore per il thè e mangiando la frutta a disposizione......

Ma nell'ultimo viaggio in ordine di tempo, ovvero quello ad Assisi da cui son tornata ieri sera, ho seriamente dubitato di me stessa: il meccanismo di apertura era diverso: niente fessure, dovevo solo mettere la tesserina di fronte al lettore, e aprire. Così ho fatto, la spia verde si era accesa, lo scatto della porta sentito, ma lei rimaneva chiusa.

Per l'ennesima volta mi sono sentita come nella favoletta di Ali Babà e i Quaranta Ladroni, in cui solo la formula dell'Apriti Sesamo consentiva l'accesso al tesoro... solo dopo svariati tentativi ho capito che se volevo entrare nella "mia" grotta del tesoro, dovevo spingere la porta mentre la tesserina era ancora di fronte al lettore...

Chissà se un giorno scoprirò che ogni volta sono finita in una candid camera? io stessa, una volta riuscita ed entrare, rido da sola per la mia goffaggine...

Nessun commento: