lunedì 29 agosto 2011

Sul perchè non mi piace il Macchianera Awards

La mia amica di penna e di divano milanese, Serena, con il suo blog sta partecipando al Macchianera Awards. Ovviamente le faccio i miei in bocca al lupo -sperando che crepi il cacciatore-, ma non la voterò, come non intendo votare nessuno.
Intenzione che Serena ha letto su fb, in risposta ad un suo post "promo".

Però mi sono accorta di avere voglia di spiegare meglio questa mia presa di posizione, magari anche impopolare. E per farlo mi tocca cominciare facendo un salto nel passato.

Quando avevo vent'anni praticamente tutti i miei amici maschi suonavano in qualche complessino rock o metal. Sai, quei gruppi che suonano negli scantinati, che fanno la colletta tra di loro per affittare un'oretta una sala prove pseudo professionale e poi vanno a suonare nei centri sociali e magari in qualche locale serio? ecco, loro.

Ai tempi cominciarono a girare i primi contest ovvero concorsi musicali, dove si vinceva ad applausi. Nessuna giuria, nessun voto, solo la quantità di applausi, ovvero ovazione elettorale del pubblico. Detta così sembra una figata, ma in realtà no: capitava che passavano il turno o vincevano quei gruppi che semplicemente avevano portato più gente, più amici. Cosa ovviamente diversa dall'essere semplicemente il migliore. E lo scopo commerciale di questi concorsi mi sembra abbastanza evidente.

Torniamo a noi, ai nostri tempi, e al Macchianera Awards.
Il meccanismo mi sembra troppo simile per suscitare le mie simpatie, inoltre m'interrogo anche su un altro aspetto: abbiamo veramente bisogno di un concorso che premi i blog migliori? C'è veramente bisogno che qualcuno proclami metilparaben blog dell'anno? non è già abbastanza evidente? oppure, c'è veramente bisogno di un concorso per il libero scambio di link per farsi conoscere?

Amo il mondo dei blog per la sua libertà anarcoide -che certo proprio per questo ha bisogno di alcuni strumentini tipo Creative Commons-, e la sua capacità di essere laboratorio per una realtà 'ananlogica' più a misura d'uomo.

Da qui la mia domanda sulla necessità di premiare con un concorso i migliori blog....

Ok, ora stai pensando che la prendo troppo sul serio, perchè infondo è un gioco. Ma forse il punto è che non credo sia un gioco: vari guru del marketing on line stanno ancora cercando di capire come arricchirsi con il web e soprattutto con il web 2.0. E i blog fanno gola. Ora, ognuno è liberissimo di usare i propri spazi ai fini che preferisce, ma che sia una scelta voluta e consapevole.

Immagino che nel Macchianera Awards ci sarà tutta la trasparenza del mondo (che ovviamente mancava nei contest musicali), eppure questo concorso m'intimorisce un po...

Mi sembra di vedere in lontananza, in un futuro fantascientifico come lo racconta il blog notiziedalfuturo, una realtà in cui esiste la casta dei blogger, formatasi per acclamazione popolare, che piano piano ha soppiantato la casta dei giornalisti.

Invece a me piacerebbe che continuassimo ad essere tutti sullo stesso livello, con la meritocrazia dei contatti, dei link, dei commenti come unico giudice del nostro impegno.

Ciò nonostante, per Serena è evidentemente importante, così spero che con le sue 'assurde parole', abbia tutto il successo che la sua ironia merita.

3 commenti:

Notizie del Futuro ha detto...

È ovvio che Metilparaben è il miglior blog...

Notizie del Futuro ha detto...

Non posso non ringraziarti per la citazione, che è il migliore dei premi per me...

Marianna De Padova ha detto...

figurati, è stato un piacere. e poi ci stava a pennello nel mio ragionamento ;-)