martedì 23 novembre 2010

Disneyland

Dimentica di essere adulto, e ricomincia a giocare. Questo dovrebbe essere scritto all'ingresso di Disneyland Paris.

Entrare in questo parco è come entrare in un film di Disney, e poco importa che sei grande e grosso e sai benissimo che è tutto finto, perchè lì, lo dimentichi.
Notoria è la mia passione per i draghi: immagina dunque la povera Valentina -che già a Notre Dame ha sopportato le mie risate insensate-, a Disneyland ha temuto che mi mettessi a fare le coccole all'eccezionale drago nella grotta vicino al castello della Bella Addormentata nel Bosco...
Il clima natalizio, il cielo coperto, la neve finta che cadeva, hanno poi finito di uccidere la razionalità: ho scritto la letterina a Babbo Natale, mi sono fatta una foto con Topolino, facendo quasi i capricci perchè volevo Paperino, che chissà dov'era in quel momento... e con Valentina ci siamo perse nel labirinto di Alice...

Poi ti fermi un momento e guardi gli altri ospiti del parco, e ti accorgi di come i bimbi, che dovrebbero essere i più estasiati e meravigliati, si muovano con tanta allegria, sì, ma come se fosse tutto normale. Il vero spettacolo siamo noi adulti, con il naso per aria, increduli che la fantasia possa diventare realtà.
Mi sono convinta che portare i bambini a Disneyland sia solo un alibi: quelli che si divertono di più sono gli adulti.
Provare per credere ;-)
.

Nessun commento: