mercoledì 15 febbraio 2012

L'Europa lo Chiede e Celentano Savonarola

L'argomento del giorno, come prevedibile, è la prima serata di Sanremo, con lo show di Celelntano. Show che però si commenta da solo: tutti i mali del mondo, o forse neanche tutti perchè mi pare -ma forse ero distratta?- abbia lasciato fuori i monaci tibetani che si danno fuoco... peccato, perchè quando si parla di tutto, si finisce per non parlare di nulla.

Meglio focalizzarsi solo su un argomento, che altrimenti ti vien solo voglia di andartene da questo pianeta... sarà per questo che sta notte ho sognato che ero su una navicella spaziale in mezzo agli anelli di Saturno? Gran bello spettacolo, quello onirico intendo.

Certo, parlare solo della Grecia, forse sarebbe stato troppo scontato, ma forse, lui, il Celentano Savonarola che tutto sa, ma nulla spiega, avrebbe invece potuto illustrare quello che a me e molti altri comuni mortali sfugge, ovvero perchè nonostante tutti i sacrifici ellenici, l'Europa continua a tirarsela con questi benedetti aiuti: ma se pensano che non ci sia speranza, che la lascino andare alla deriva della dragma...

In effetti la logica europea mi sa d'infinito masochismo: proprio ieri un servizio di Ballarò ha dimostrato come le banche i soldi li abbiano, ma piuttosto che immetterli nel mercato sotto la neve, li tengono al calduccio in un'altra grande banca. E la Merkel che risponde a tutto ciò: arragiantevi e fate sacrifici. Sicchè, svariati secoli dopo le crociate occidentali al suon di 'Dio Lo Vuole', siamo passati al moderno 'L'Europa Lo Chiede', dove per chiedere leggi ordina.

Non sono un'economista, questo è evidente, ma qualcosina la capisco, soprattutto grazie ai servizi del geniale Marco Fratini, che nel TG7 di Mentana racconta i fatti economici con una chiarezza inedita. AAA, AA+, AA: l'affidabilità dei Paesi come se fossero elettrodomestici che non devono inquinare: non fa una piega. Eppure tutto ciò mi sembra suicida: l'economia è tenuta su dai consumi, che se non ci sono non generano richiesta, nè incremento della produttività, e quindi finiscono i soldi per gli imprenditori, che non garantiscono salario ai lavoratori che non consumano: si chiama circolo vizioso. Sicchè è normale se dopo non so più quante manovre lacrime e sudore, ci svegliamo oggi con il Pil al -0,7%: ma va? tanto che non è una sorpesa che sui giornali fa più notizia il Celentano Savonarola, che la nostra immobilità in perdita...

Quando ero piccola chiesi a mia madre perchè divisero Berlino con un muro, lei mi rispose: 'perchè avevano paura di cosa avrebbe potuto combinare la Germania unita'. Lì per lì non capii, ma ora ho il dubbio che temessero lo spread.

Peccato perchè l'Europa Unita mi piaceva proprio tanto.

1 commento:

eraldo ha detto...

riguardo alla Grecia, il problema è che rispetto alle promesse fatte tempo addietro all'Europa queste non sono state mantenute, o per meglio dire attuate.. come dargli torto tra scontri e manifestazioni stringere ancor di più la cinghia non sò quanto sia possibile.. inoltre non è la prima volta che il governo greco, e non la Grecia, mancano a degli appuntamenti con gli impegni presi, ormai è storia lo scandalo di qualche anno fa in cui il governo greco "truccò" i conti per riuscire ad essere ammesso nell'Europa, ma si sà quando si parla di governi e governanti si fa presto a far scivolare le responsabilità nel dimenticatoio, poi c'è il problema banche, vero che sono più o meno "gonfie" di liquidità ma è altresi vero che: tutte più o meno hanno bond greci in "pancia", tutte più o meno sono poco trasparenti anche tra loro stesse,tutte tendono a minimizzare il quantitativo di titoli spazzatura in portafoglio... quindi cosa succede? che in un contesto in cui non si sa ancora bene che fine dovrà,ufficialmente, fare la Grecia tutte si tengono ben strette quello che hanno, consapevoli che una parte del loro patrimonio in titoli potrebbe "sfumare" in una notte col default greco ufficializzato o con l'uscita della grecia dall'Euro, non fidandosi delle dichiarazioni tranquillizanti delle altre banche tendono a non prestarsi soldi neppure tra di loro..in ultima analisi i tedeschi non hanno tutti i torti, ma nemmeno tutte le ragioni, essendosi sobbarcati il recupero della Germania dell'est e godendo della manodopera a medio-basso costo, sfruttando l'abbattimento delle frontiere per spingere fortemente sulle esportazioni intraeuropee.... d'altro canto le faide interne tra partiti esistono anche li e si fa presto a urlare "avete rubato e gestito male i vostri patrimoni? ora se la cavatevela da soli..." un po come da noi "via gli stranieri dall'Italia.." per poi trovarsi come nel film di Patierno "Cose dell'altro mondo" ... perche in fin dei conti, gira, gira, siamo tutti sulla stessa barca e non è conveniente, giusto, umano lasciare gli altri nei guai solo perche pensiamo di essere "migliori"...