domenica 5 febbraio 2012

Le polemiche del giorno dopo la neve a Roma

L'amore per Roma è un amore nato presto (anche se non amo viverci), quando da ragazzina l'augusto genitore mi portava a spasso in centro, mostrandomi le meraviglie che lui aveva imparato a conoscere da ventenne militare, trasferito nella capitale. Così, da ignorante d'arte, mi sapeva spiegare la grandezza del colonnato di S. Pietro, o la ricchezza delle chiese barocche; ma era su via dei fori imperiali che il suo essere militare s'inorgogliva: quando di fronte le cartine geografiche che illustrano l'espansione militare romana, mi spiegava di come l'impero avesse conquistato tutto il mondo allora conosciuto. Un impero romano così potente, che a un certo punto fu detto Sacro, ma solo dopo che la stessa città di Roma venne proclamata divinità: ed in effetti, per l'epoca, cos'altro si poteva fare per rendere onore a questa città? Sebbene, è ovvio, la città fosse solo un preciso riflesso dei suoi uomini, che sulla disciplina militare avevano fondato la loro prosperità. Ma Roma purtroppo, era anche burocrazia e se non sbaglio, fu proprio inventata dai romani: un altro modo per tenere sotto controllo le genti conquistate.

Come avrai capito dai post precedenti, oltre Roma amo anche la neve, ovvero le nevicate, così mi diverto a immaginare come poteva essere la gestione dell'emergenza neve nell'Antica Roma (dovrà pur aver nevicato ai tempi di Cesare o Marco Aurelio): una gerarchia piramidale, ognuno con un compito ben preciso, che però andava ad incastrarsi con quelli distribuiti parallelamente. Immagino uomini in armatura e mantello rosso che se ne andavano sul posto con i centurioni che attrezzati cominciavano a spalare, mentre magari un capitano individuava un civile sveglio e gli diceva come organizzare la gente. Poi, però, mi viene da immaginare la grande metropoli che oggi è Roma, con quasi 3 milioni di abitanti, divisi in Municipi. Ma chissà com'è, non mi sembra poi così diverso: i modelli, se funzionano, possono essere ripetuti anche in scale maggiori.

In realtà io non lo so cosa accadeva nell'Antica Roma quando nevicava: magari i bambini impazzivano di gioia come oggi, o anche no; magari come oggi la città si paralizzava, oppure sul serio la macchina militare partiva contro Generale Inverno. Ma francamente mi smebra verosimile, perché Roma era militare (magari qualche archeologo mi farà sapere).

Di fatto di quella grande organizzazione che era quella dell'Antica Roma, rimangono quasi solo le vestigia imbiancate da una nevicata di polemiche, che si sapeva sarebbero arrivate.

Il sindaco Alemanno dice ora che le previsioni meteo erano sbagliate perché davano solo pochi millimetri di neve: oltre all'opinabile affermazione, rimane il fatto che un conto è un'organizzazione carente, altra è la totale assenza di organizzazione. E guarda caso, in questi due giorni a Roma a mancare è stata proprio l'organizzazione. Tant'è che se sulle strade del centro o verso Ostia di neve non c'è più traccia, sotto casa mia, stradina chiusa in periferia sudovest (dove però vivono circa 72 famiglie), sta ancora quasi tutta lì, con le automobili non più utilizzate, ancora perfettamente incorniciate da neve ghiacciata.

In alcuni momenti l'imperiosità militare è fondamentale: serve qualcuno di capace che dica cosa, come e dove. Non è di una società militare che sento mancanza, se è questo che puoi aver pensato, ma della capacità dell'Antica Roma di saper individuare uomini realmente valenti, capaci di saper scegliersi collaboratori altrettanto valenti per risolvere i problemi. Mentre mi pare che di quegli antichi fasti abbiamo ereditato gli edifici (tra i più ammirati nel mondo, che però i più neanche guardano), e la burocrazia impossibile.

Dissolto nel tempo e nella corruzione il valore di scegliere governanti capaci di gestire, non dico le genti di tutto il Mediterraneo, ma almeno italiane. Che siano sindaci, assessori, parlamentari o ministri. Di fatto la nevicata di polemiche del giorno dopo pare del tutto inutile: è cronaca di infiniti disagi molto più prevedibili della neve stessa.

A questo punto, visto che c'è la possibilità che questa notte il cielo su Roma rispolveri neve, come pure martedì mattina, godiamocela tutta questa nevicata del 2012.
Poi se vogliamo, penseremo.

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