martedì 21 febbraio 2012

Con l'auto dentro un corteo mascherato

Tanti anni fa Venditti cantava "bomba o non bomba, noi, arriveremo a Roma", ma ora mi vien da riaggiornarla in "bomba non bomba, noi, viviamo a Roma", dove per bomba non devi immaginare una palla di esplosivo nero, ma degli impedimenti. Qualsiasi tipo d'impedimento. Che una volta può essere lo sciopero dei mezzi pubblici, un'altra la manifestazione-guerriglia di qualche associazione inferocita, oppure ancora una nevicata eccezionale, al pari di un temporale un pizzico più intenso, ma anche un corteo carnevalesco... tutti i giorni e tutto a Roma può diventare un 'bombardamento' che ti fa venire voglia di mollare l'auto lì dove sei e andar via.

Quello di oggi per me è stato il carnevale dei bambini. Ecco, già ti sento che mi rimproveri per non aver simpatia neanche per l'ingenuo divertimento di una scolaresca allegramente mascherata sotto una nevicata di coriandoli e stelle filanti.Ma dammi tempo... dunque, ero in auto a San Paolo, con l'intenzione di parcheggiare e prendere la metrò per andare a lavoro. Già da qualche metro c'era qualcosa che non mi tornava: troppo traffico e troppi coriandoli per terra, ma le strade sembravano aperte ed io ho proseguito sul mio percorso, finchè non mi sono trovata dentro e dico dentro, il corteo carnevalesco dei bimbi. Senza che sto qui a darti l'urbanistica del quartiere, sappi che non potevo fare nulla, neanche tornare indietro. Ero intrappolata con un pugno di altri automobilisti sotto una pioggia di cordiandoli lanciati da bimbi divertiti accompagnati da genitori infastiditi. Infastiditi credo dai vigili, che pur scortando le mascherine con un'auto in testa ed una in coda, hanno però lasciato libere ed aperte le strade laterali. perchè forse avranno pensato che erano poche le mascherine in strada: no, i genitori parlavano di 7 km di fatine, robottini, principesse e cavalieri mascherati.

Mi sono salvata solo perchè ho trovato un posto, non un parcheggio, un posto dove lasciare la macchina e andare a prendere il metrò. Strada facendo ho incrociato una vigilessa che si affrettava a raggiungere la zona delle automobili ormai anch'esse mascherate: alla mia domanda sul perchè non hanno chiuso tutta l'area al traffico, com'era sensato fare, ha accellerato con viso basso. Poverina; deve essere brutto cercare di lavarare quando a dare gli ordini c'è gente insensata.

Ma bomba o non bomba, noi, viviamo a Roma.

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