martedì 14 giugno 2011

Secondo me, ovvero Secondo Risorgimento Italiano

The day after referendum, nella veranda di mio padre, che dal 17 marzo ancora sventola il Tricolore, penso all'Italia... una e indivisibile Italia, la cui sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti e nelle forme della Costituzione.
Anche tramite il web.
Finalmente.

Per tutto l'inverno scorso ho guardato al Movimento dei Gelsomini in Nord Africa e in Egitto con una forte invidia: a suon di sms e post hanno stravolto la loro storia e sconcertato i commentatori esteri.

Perché in Italia no? oppure, quando anche in Italia? presto, osavo sperare in risposta, soprattutto dopo la manifestazione del 13 febbraio, convinta che il potere del web stava manifestandosi anche qui.

Come sai all'inizio della mania collettiva per Facebook, ero estremamente critica, pur consapevole dei vantaggi. Ma, appunto, ero consapevole solo dei vantaggi, non delle sue potenzialità ancora pressocché inesplorate. Poi la primavera araba mi ha aiutato a cambiare idea, mostrando quanto le regole della comunicazione fossero ormai inesorabilmente stravolte, e in seguito, osservando la mia pagina di Fb, i post dei miei contatti e dei loro amici, non ho potuto ignorare il cambiamento.

Un cambiamento già forte e cristallino con le amministrative, in cui il vento di tramontana s'è sentito in tutta la sua limpidezza... ma forse ancora troppo timido per i più entusiastici ottimismi.

Ma oggi questo ottimismo non mi riesce di tenerlo razionalizzato sulla tastiera, oggi sono convinta che non solo il berlusconismo sia arrivato alla fine, con tutta la seconda repubblica... oggi sono convinta che stia avviandosi una splendida stagione, che mi viene da chiamare secondo Risorgimento Italiano.

Un Risorgimento armato di wi-fi e pennette internet, di umts e tastierine, illustrato non più da Previati, Palizza da Volpeto o Fattori, ma immortalato da web cam e webmaster che incorniciano i nostri post sui blog, su Twitter e su Facebook, che come pennellate di colore forte ed intenso, illustrano paesaggi visti con occhi nuovi.

Un Risorgimento delle coscienze e della cultura, dove gli Italiani tornano a capire e a vivere la potenza della collettività, che con il suo agire non solo fa politica, ma sovverte regole e anche regimi, in cui i libelli illegali spacciati sottobanco, sono sostituiti da post forti e potenti che viaggiano veloci da un pc all'altro, per chi, come allora, sà e vuole cercare (e questo, onore al merito, Grillo l'aveva predetto anni fa).

Un Risorgimento che però, quando arriva traccia i solchi per un duro ed intenso lavoro di semina e crescita di buon avvenire, che non deve essere sprecato in canti di cicale... (anche perché mentre ci gloriamo la crisi economica non svanisce: abbiamo da tirare fuori tanti di quei soldi nei prossimi anni da sentirsi male... )

... ma intanto che seminiamo buon avvenire, non posso non sorridere soddisfatta, perché questo secondo Risorgimento Italiano muove i primi passi nel 150° dell'Unità d' Italia...

Nonostante tutto... una e indivisibile Italia, la cui sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti e nelle forme della Costituzione. Anche tramite il web. Finalmente.



Nessun commento: