lunedì 27 giugno 2011

Il Noe chiede chiusura cautelare dell'Ilva a Taranto

Il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri ha chiesto il sequestro cautelare dell'impianto dell'Ilva di Taranto.
Finalmente.

Probabilmente ricorderai che in altre occasioni avevo parlato dell'Ilva di Taranto*, con le sue ciminiere fumanti visibili a 30 km, e il cancerogeno benzoapirene disperso nell'aria, probabile causa dell'incidenza tumorale più alta della media nazionale...

Cito testualmente da repubblica.it : i carabinieri del nucleo operativo ecologico per quaranta giorni hanno monitorato l'attività dei reparti del colosso dell'acciaio con tanto di rriscontri filmati e fotografici. E' emerso un quadro sconcertante che ha convinto a spingere per l'adozione di un provvedimento di natura cautelare.

Bisognerà ora veder quando, e se, la richiesta dei Noe verrà accolta fattivamente; intanto di certo c'è la prima udienza, fissata per 17 febbraio 2012, giorno in cui dovranno essere presentati ulteriori esami epidemiologici.

Insomma sembra che con una lentezza da bradipo, qualcosa si muova a Taranto.

E' vero, la cosa mi tocca personalmente: S. Marzano, il mio paesino tipicamente meridionale, è proprio a 30 km dal capoluogo, in cui abitano alcuni amici cari... e forse proprio per questo ho potuto conoscerla un po meglio questa città, ammirando gli splendidi Ori, custoditi nel museo circondato da ordinati palazzi umbertini, oppure rimanendo sconcertata, ma affascinata dagli edifici cariati di Taranto vecchia, che pure ospita la spettacolare Cattedrale di San Cataldo...

Insomma Taranto, ma tutta Italia, meritano che L'Ilva smetta di avvelenare l'aria... e magari adotti norme di sicurezza sul lavoro più valide... ma questa è un'altra - brutta - storia....




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