venerdì 3 giugno 2011

El Castillo nel cuore del sorprendente Nicaragua

Potere dei viaggi stampa che ti portano dove mai ti aspetteresti, questa volta sono volata in Nicaragua.

Bello. Di un faticoso incredibile, avendo cambiato albergo ogni sera per quattro giorni, ma ne è valsa la pena, perché il Nicaragua è sorprendente.

Simile al Guatemala, ma diverso nella sua intimità, il Nicaragua è un tripudio di verde incorniciato da vulcani, più o meno attivi. Potrei raccontarti anche della coloniale Granada, o della splendida isola di Ometepe e dell'assalto di moscerini che ci ha investito come una nevicata rientrando sul continente, ma quello che mi ha colpito maggiormente, è il paesino de El Castillo, su Rio San Juan.

Il viaggio per questo paesino comincia a Managua, in aeroporto, dove mi accorgo ben presto che sto per salire di nuovo su un piccolo aereo da 12 posti... ormai non mi faceva più tanta paura, così ci salgo serena. Ma ben presto finiamo in una splendida perturbazione, con la pioggia che ci sballottava... tanto che il pilota faceva un paio di giri a vuoto perché non vedeva la pista, mentre mi accorgevo che la pioggia cominciava ad entrare in cabina dallo sportello del secondo pilota... che una volta a terra mi ha garantito che non è pericoloso... ma mica m'ha tanto convinta...

Ad ogni modo siamo riusciti ad atterrare sulla "solita" pista sterrata in mezzo al nulla, vicino al paesino di San Carlo, a sud del lago Nicaragua; da lì ci siamo presi i nostri bagagli, portandoli a mano alla vecchia maniera per un 300 metri di strada sterrata, e quindi infangata... immagina le nostre scarpe e i pantaloni.....

Da lì siamo andati in taxi al porticciolo, dove una lancia ci aspettava per una navigazione del Rio di circa un paio d'ore. Un paio d'ore in cui la natura lussureggiante, di un verde vivo come poche volte ho visto, abbracciava lo sguardo e il grande fiume, che 200 km oltre sfocia nel mar dei Caraibi...










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