sabato 2 maggio 2009

Fuori dal coma


Una frase in un libro. Una canzone. Il racconto di un amico/a. Un incontro.
Sono sempre stati vari i modi in cui arrivavo ad afferrare nuove consapevolezze.
Ma mai mi era capitato vedendo un'intervista.

Stasera son tornata a casa presto, dopo un lungo 1° maggio, e ricordandomi che è venerdì, ho acceso la tv per seguire la Bignardi. Così ho intercettato l'intervista a Lucilla Agosti, tipa di cui ignoravo l'esistenza.
La ragazza mi ha colpito subito positivamente e più parlava più mi ricordava qualcuno; un ricordo che non nasceva dai contenuti, ma dalla freschezza dei suoi modi allegri, dall'ironia e dall'apertura mentale con cui si approccia alla vita.
Ad un tratto, con la stessa forza shoccante di un gavettone d'agosto, ho capito.

Me. Mi sono rivista in lei.
Ma chi mi ha conosciuto negli ultimi sei anni potrebbe essere d'accordo?

No.

No: chi mi ha conosciuto negli ultimi sei anni può dire tutto di me, magari anche riconoscermi ironica e molto aperta mentalmente, ma frizzante e smart no.
E non c'è niente, assolutamente niente, che io possa dire che può far credere il contrario.

Come è potuto succedere?

In realtà so benissimo cosa sia successo in questi sei anni; so benissimo che gli ultimi due li ho passati impegnata in una seria resistenza passiva verso Saturno Contro - non il film-... però...
Per capirci è proprio come essere fuori da un coma durato anni e guardarmi allo specchio:
ma che davvero questa sono io? ma mica ero così.
In pratica ho scoperto di non essere più quella che credevo di essere, mentre però ero ancora convinta di esserlo... ovvio che poi molte cose girassero in modo strano...

La cosa splendida è che ora le persone che mi conoscono da tanti anni mi "ritroveranno", mentre chi mi conosce da meno tempo potrebbe piacevolmente stupirsi.
Che bello!

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