giovedì 21 maggio 2009

Che mondo sarebbe senza Fichi Secchi?

"L'Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati conta come il due di picche, cioè un vero e proprio fico secco".
Così il ministro della Difesa della Repubblica Italiana, Ignazio La Russa, qualche giorno fa, polemizzando con la signora Boldrini, portavoce in Italia dell'organismo internazionale.

Signori, ci sono rimasta male. Ma non per una questione di bandiera politica, nè di umana solidarietà con gli africani. Mi ha deluso l'uomo; mi ha deluso il ministro La Russa.

Sarà stata colpa di Fiorello, che con le sue imitazioni l'ha reso un divertente uomo del "popolo di destra"; sarà stata anche la politica equilibratra dell'ormai ex AN... fatto stà che il ministro La Russa mi sembrava uno dei meno peggio, soprattutto se accostato agli esponenti della Lega...
Sbagliavo, enormemente.

Dire che l'Onu non conta un fico secco è riportare l'umanità indietro di cento anni.
Significa dire che non ce ne frega un c***o della povertà dell'Africa, dei diritti umani del Tibet, delle bidonville brasiliane... e l'unica cosa che conta è il nostro orticello nazionale. Significa essere di un egoismo mostruoso e disumano.
Ma la globalizzazione, che io sappia, si porta dietro un'intrinseca necessità di sostegno all'altro, di tutela del vicino...
Invece noi, orgogliosi, rispediamo gli emigranti in Libia: "Ho insistito per avere notizie - ha detto La Russa - sulle condizioni umanitarie in cui si vengono a trovare coloro che noi abbiamo riaccompagnato in Libia. Ho avuto risposte esaurienti". "Nessuno è stato rimpatriato contro la sua volontà", "Non c'è stata alcuna azione di rimpatrio coatto nei confronti di nessuno". , dice ancora La Russa.

Vi ricordo che stiamo parlando di un paese in cui governa un dittatore che nessuno è riuscito a detronizzare, il colonnello Gheddafi. Un uomo che nel 1986 quasi bombardava Lampedusa*, ma a cui tutto si perdona perchè (penso io), citando Batà "sono vitali per le due economie [Italia e Libia]i numerosi accordi commerciali già stipulati". Tanto che la settimana scorsa l'Università di Sassari ha conferito a Gheddafi una laurea ad Honoris Causa in Legge**.

Tirando le somme: l'Italia si lamenta giustamente con l'Europa Unita di essere lasciata sola a gestire il dramma dell'immigrazione. L'Europa continua a latitare. L'Italia a questo punto che fa? Memore dei suoi trascorsi di nera povertà, di immigrazioni strazianti, di sfruttamento indegno... chiude le frontiere e rispedisce al mittente. Di fatto se ne lava le mani come la UE.
Ma al mittente che succede? Cosa accade di queste persone? Perchè non ce lo dite? Mi riufito di pensare che non sia un problema "nostro"; tant'è che il presidente Gianfranco Fini, all'epoca di Fiuggi disse che l'unico modo per evitare l'immigrazione clandestina era aiutare le popolazioni in loco... (credo fu l'unica volta che fui realmente concorde con lui...)
Forse non tutti sanno che il colonnello Gheddafi ha detto in merito cose sensate: cito: "La malattia dell'Africa è soprattutto la solitudine e l'isolamento", "La popolazione ha bisogno di cibo e acqua". In realtà quest'ultima frase comprendeva anche il concetto che l'Africa non ha bisogno di democrazia, ma ormai Gheddafi è un uno statista degno di fiducia... sorvoliamo.

Stando così le cose, posso solo chiedermi che mondo sarebbe senza Fichi Secchi.


*http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/gheddafi.htm
**http://quandofuoripiove.wordpress.com/2009/05/12/laurea-ad-honorem-in-legge-al-dittatore-gheddafi/


http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/immigrati-6/frattini-vertice-ue/frattini-vertice-ue.html

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