martedì 24 marzo 2009

Le gioie della campagna. O no?

Anche oggi sto in campagna, sui colli prenestini, anche se il tempo non è splendido come quello di ieri, in cui il sole tiepido scaldava al punto giusto, con un leggero venticello freddino. Lui era andato presto a lavoro, e già dal mattino la luce non c'era: lavori dell'Enel mi avevano riportato al 1800! Immagino le facce cittadine perplesse: "chissà quanto ti sarai annoiata", mi direte. Neanche cinque minuti, vi rispondo. In effetti fino alle 17 non ho potuto vedere la tv, ascoltare un cd o la radio, né tanto meno utilizzare il pc e il web. Ero fuori dal mondo. L'unica compagnia che ho avuto, è stata quella di Costanza e dei suoi due fratellini felini; gli uccellini fornivano la musica da compagnia.
Così, mentre io prendevo il sole, leggendo pigramente un libro sulla Pompadour, i micetti saltavano sugli alberi, cacciavano cavallette e lucertole oppure mi salivano sulle gambe per fare le fusa. Poi ho ricordato che avevo la macchina digitale, così mi sono messa a fotografe i fiori in Macro, ed ho fatto servizi fotografici ai gatti usando gli scatti sequenza... e quando il sole non ha potuto più scaldarmi, ho un fatto un riposino. Dopo il caffè, con comodo sono andata a fare la spesa per la cena. A quel punto ho acceso la tv: erano le 18, così mi sono dedicata alla preparazione e all'accensione della stufa a legna (sì, perché, quando dico campagna, intendo campagna!). Ed io ero contenta, serena, rilassata come non lo ero almeno da maggio scorso (quando ero a Cuba, per intenderci).

Oggi, di nuovo nel mondo civile, dopo le normali incombenze casalinghe, mi sono collegata on line e ho letto il nuovo post della mia The Quenn:
http://starwords.blog.tiscali.it//Caccia_aperta_1976554.shtml

Se approveranno questa legge, la prossima volta che potrò prendermi un lunedì di vacanza dal mondo, avrò gli spari a farmi compagnia, con la paura che uno dei miei adorati micetti finisca nel mirino.

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