mercoledì 17 aprile 2013

I Panda Giganti di Chengdu

Sarà per quelle macchie nere, per quel pelo spesso che ispira morbidezza, oppure perché così grandi, un po goffi e maldestri, ma i Panda Giganti sono irresistibilmente teneri e ancora più coccolosi di come li vediamo nei documentari. Se poi ti capita di vedere un cucciolo, allora fatichi a rimanere ligiamente dietro la staccionata...

I Panda Giganti li ho visti da vicino a Chengdu, capitale della provincia cinese del Sichuan, nel loro centro di ricerca, quello, per intenderci, recentemente diventato famoso per aver fatto vedere un 'film porno' a una pandina inesperta.

Non starò qui a ripetere come siano pochi, bisognosi di un habitat particolare e della loro stranota difficoltà a riprodursi, cose che nel centro sono illustrate molto bene, ma piuttosto dell'esperienza curiosa che è vederli, cosa che nessun documentario può trasmettere.

Sì perchè se ne stanno lì, tranquilli e paciosi, a rosicchiare i loro bastoncini di bambù, a sonnecchiare oppure a giocare tra di loro, apparentemente indifferenti ai visitatori che li osservano e li fotografano emozionati, consapevoli della rarità dello spettacolo. Per non parlare delle scolaresche di chiassosi bimbi cinesi, spettacolo nello spettacolo, che cercano di attirare l'attenzione di uno degli orsacchiotti.

Particolarmente divertente è intercettare uno dei Panda Giganti intenti ad arrampicarsi su una staccionata o una piattaforma: movimenti lenti e goffi che ricordano i bradipi, quando poi riescono a mettersi nella posizione desiderata, ti vien voglia di fargli un applauso, rimanendo un po deluso se per caso la posizione in questione contempla il darti le spalle...

Ma sempre, ogni volta che i bimbi si allontanano e rimane il silenzio del parco nel centro ricerca, sentendo solo il vento tra le foglie, il cinguettio degli uccellini, oppure lo scricchiolio delle foglie secche sotto il peso dei loro passi, ti viene una gran voglia di metterti a 'pandare' insieme a loro, senza tornare nella civiltà.


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