mercoledì 2 settembre 2009

Dei Ritardi e dei Rientri - ovvero alla ricerca delle valige perdute

Di solito si ricomincia a lavorare nelle proprie città, ma quest'anno, grazia ha voluto che ricominciassi seguendo una manifestazione in terra salentina... una ripresa indiscutibilmente molto soft, per fortuna. Tutto bello, tutto splendido come solo il Salento può essere... fino alla partenza, avvenuta con AirOne/Alitalia. Chiaramente gli organizzatori hanno pensato che la compagnia di bandiera fosse un'ottima rappresentanza e certo il volo è stato gradito... ma...

A Brindisi avevamo già un ritardo di tre quarti d'ora, che spegneva la radiosità della bolognese Maria Grazia, che a Fiumicino non aveva amici e parenti ad attenderla, ma una coincidenza... Finalmente arrivati lei si è catapultata al suo gate d'imbarco, noi al nastro di consegna bagagli. Bagagli che Laura la mattiniera aveva visto scaricare, riconoscendoli persino: dunque avevamo la certezza che erano arrivati con noi.
Il display segnalava la consegna al nastro 12, e tutto un aereo fiducioso attendeva. Nei primi 40 minuti di prassi eravamo ancora molto sereni e chiaccheravamo al telefono con relativi amici e parenti che attendevano oltre cortina: "Sìsì, tutto bene. Sìsì, bellissimo. Sìsì, ora arriveranno: li abbiamo visti, ci sono".
Il nastro comincia a muoversi, il display conferma lo scarico... ma non accade nulla.
Ad un tratto la Giulia intraprendente pensa bene di ricontrollare su un altro monitor il nastro di consegna: era al 15. Trasloco generale. Ma continua a non accadere niente: i nostri bagagli sono ancora giacenti chissà dove.
A circa un'ora dalla stimata consegna, le allucinazioni cominciavano a manifestarsi: per una fortunata coincidenza, avevamo quasi tutti il bagaglio rosso; sicchè, su ogni nastro dove girava qualcosa di scarlatto, a turno ognuno di noi credeva di averne visto uno familiare...
Passata di molto l'ora, avevamo perso speranza e pazienza, mentre una sveglia continuava a suonare nel bagaglio di qualcuno molto sordo, finchè Giulia ci porta le prime notizie ufficiali: "Li hanno scaricati e stanno da qualche parte. Arriveranno, ma non si sa dove. Né quando". Quando l'ufficiale combacia con il noto e l'inutile...
Sconcertati e sconfortati, rassegnati a passare molto altro tempo in attesa, siamo rimasti lì dove eravamo, quando il nastro ha cominciato a muoversi. Più per gioco, che per reale convinzione, abbiamo cominciato ad aspettare i nostri bagagli, quasi fosse un rito propriziatorio...
che però ha funzionato: i nostri c'erano.
Così, dopo un'abbondante ora e mezza, ho passato oltre la cortina delle attese.

Non così fortunata è stata la Maria Grazia radiosa, che non solo ha perso la coincidenza pernottando a Fiumicino a spese della compagnia di bandiera, ma la mattina dopo il suo aereo è partito con un'ora e mezzo di ritardo. E pensare che lei aveva bagaglio a mano...

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