giovedì 28 febbraio 2013

Governo e Papa forse il 15 marzo

Tra poche ore il santo padre diverrà Papa Emerito, un ex papa Benedetto che se ne va con la benedizione di tutti, mentre continuerà a sostenere la sua croce 'lontano dagli occhi del mondo'. Intorno al 15 marzo forse il nuovo papa. Amen.

Da qualche giorno l'esito delle nostre elezioni tiene banco ovunque, dai salotti tv ai social net, passando per i bar sport, finendo sulle testate di tutto il mondo. Intorno al 15 marzo forse il nuovo governo. E sia.

Commentatori più puntuali e sagaci di quanto posso esserlo io, stanno già ragionando sui loro spazi, evidenziando luci ed ombre, sfumature ed incrinature di un dato di fatto: forse il 15 marzo sarà vera ingovernabilità. Prosit.

Però, dall'altra parte dei monitor, dei tablet, degli smartphone, delle tv e dei giornali, c'è la vita reale, che ti sembrerà strano, ma continua a scorrere con la sua banalità analogica. C'è un esercito di persone che comprando frutta e verdura o facendo il pieno dell'auto, ha una stretta al cuore, perché senza aspettare il 15 marzo, proprio non sa dove andrà a finire. Smarrimento.

Al di là dei coraggiosi ottimismi che vedono in queste crisi possibilità di cambio di rotta, personalmente mi sembra di vivere su una nave in balia dell'italica tempesta perfetta, con venti violenti di spread, ed il nocchiero che urla di cazzare la randa a marinai basiti dall'ordine che strapperà le vele, mentre timone e timoniere son finiti tra le onde ed il capitano, invece di preoccuparsi degli uomini, sta chiuso in cabina a far di conto per i banchieri finanziatori, ma finanziati...  In c**o alla balena. Tutti i giorni, non solo il 15 marzo.

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