lunedì 16 aprile 2012

L'Antipolitica

Ieri il mio augusto genitore m'ha chiesto a bruciapelo, e spiazzandomi, che cos'è l'antipolitica, di cui si sente parlare in tv in questi giorni. Di rimando mi è venuto da chiedergli se, intanto, sapeva cosa significasse realmente la parola 'politica'...

Fu così che come una favoletta mi son messa a raccontare all'augusto genitore dell'etimologia di politica e la sua origine greca, politikè, ovvero l'arte di governare gli Stati, o amministrazione della cosa pubblica, il tutto -possibilmente- all'interno della democrazia, che pure deriva dal greco, dèmokratìa, ovvero, governo a cui prendono parte diretta o indiretta tutti i cittadini.

Così, stabiliti i termini di politica, l'antipolitco è colui che è avverso o estraneo alla politica. Ma...

I nostri partiti politici da un bel pezzo hanno smesso di fare politikè, e oggi, in cui il Paese ha l'occasione di cambiare, hanno l'incredibile faccia tosta di liquidare con antipolitica tutti quei movimenti civili che -almeno apparentemente- sembrano diversi da loro.

Pare quasi di sentirla la paura che hanno: se gli italiani riscoprono il significato di politica, c'è la possibilità che se ne rinnamorino, facendola attivamente, e se arriva gente nuova, forte, con idee, proposte, non ci voteranno più...

L'augusto genitore è rimasto perplesso, ma alla fine ha commentato: se politica è quello che abbiamo visto negli ultimi anni, allora ben venga l'antipolitca.

1 commento:

eraldo ha detto...

e ben venga l'antipolitica.. :)