mercoledì 7 marzo 2012

L'8 marzo del futuro

La festa delle donne di questo 2012 vedrà alcuni edifici romani colorati di rosa e la possibilità, per le gentil donzelle, di entrare gratis nei musei statali. Bello.

Poi immagino che la sera sarà tutto un brulicare di gioventù tra un locale e l'altro con delle offerte speciali al femminile, magari condito da un ammiccante spogliarello maschile, così, tanto per variare e farci contente.

Non l'avessi capito non mi piace la festa delle donne, al pari delle altre del genere.

Non ho voglia di stare qui a ricordare le origini drammatiche di questa festa, che magari se non conosci puoi cercarla...e neanche di auspicare una bella manifestazione come quella del febbraio dello scorso anno.

Mi piacerebbe che l'8 marzo non esistesse più così com'è.

Pensa che bello, un 8 marzo del futuro in una simpatica società in cui le donne non sono più vittime della violenza domestica o religiosa o semplicemente maschile; in cui le donne non hanno bisogno dell'alibi della loro festa per non vergognarsi di assistere ad uno spogliarello di bicipiti e tricipiti; dove le mimose non sono la scusa di un facile rimorchio, ma vengono deposte su un monumento al lavoro delle donne, in casa e fuori; in cui la dolce fermezza delle donne, pratiche e fantasiose, sia il motore per una società migliore.

Pensa che bello.

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