lunedì 2 agosto 2010

A spasso per la Toscana - anticipo di vacanze

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File di cipressi, filari di vitigni che già ubriacano l'aria di mosto, lungo dolcissime colline... io e Nadia compagna di postazione al call center, abbiamo rubato due giorni alla città e abbiamo piantato le tende alle pendici del Chianti.

Piantato le tende in senso letterale, infatti ce ne siamo andate in un simpaticissimo campaggio (http://www.campingchianti.it/default.html) , in cui eravamo le uniche italiane, per il resto solo olandesi, tedeschi e francesi.

L'avventura è cominciata venerdì a pranzo: montate sulla Magnifica New Twingo, siamo partite alla volta della Val d'Elsa, senza ovviamente sapere la strada, munite delle scarse indicazioni ricevute on line e dallo stradario nazionale prestatomi dal mio preferito ex Fabrizio. Stradario che s'è subito rivelato quasi inutile, non essendoci riportati i piccoli paesi, e non essendoci fuori dall'autostrada indicazioni utili alla nostra meta. Comunque ci siamo avventurate tra curve e colline, ma quando il dubbio s'è fatto bivio ed ho telefonato in campeggio, m'ha risposto un tizio in inglese che m'ha confuso ancora di più... così ho tirato dritto, e perplessità su perplessità, alla fine siamo arrivate. E credimi, ne valeva la pena.

La tenda è stata montata con facilità in brevissimo tempo, solo alla fine, per fissare la mini-verandina del mio ingloo, ho scoperto che mancava un'asta per tenerla... il pensiero laterale di Nadia ha fatto sì che la fissassimo con dei tiranti al vicino albero: poco garbato esteticamente, ma molto utile allo scopo. Un aperitivo al bar ha sancito il nostro aver piantato le tende: ovviamente in tenda ci siamo tornate allegramente brille.

Il giorno dopo c'ha visto mollemente in piscina, che si affaccia sulla valle: Roma, il call center, le varie situazioni strane... tutto lontano, scomparso dietro gli ulivi. Poco importava ever dormito scomode perchè il tappetino poco ha attutito la dura terra, poco importava la relativa scomodità della tenda: eravamo comunque ben organizzate con torce e quant'altro. Inoltre l'essere in un campeggio di stranieri ha significato la civiltà: i bagni erano sempre puliti a qualsiasi ora e abbiamo ritrovato il phon dove lo avevamo dimenticato 15 ore prima.... !

Ristorate dalla piscina, nel pomeriggio via, a spasso per la Toscana, alla volta di S. Giminiano e Volterra. Entrambe facili da trovare, mi son concentrata meno sulla strada e di più sul panorama.

Ora, notorio è il timore che mi mette governare un'automibile in strade che non conosco: tant'è che m'impensieriva non poco l'idea di fare tutti quei chilometri tra curve e colline, considerando anche la stanchezza... ma era tutto così bello, che la dolce morbidezza del paesaggio ad entrambe ha dato tanta allegria.

La Toscana ed il Medioevo sono un binomio inscindibile, ed io che adoro quel periodo storico, ho avuto pane per i miei denti: S. Giminiano, che vedevo per la prima volta, m'ha quasi commosso con le sue torri e la corte del Palazzo. Sedute sugli scalini del Duomo, mentre Nadia chiaccherava con casa al telefono, io disegnavo la Loggia. Deliziosa anche Volterra che c'ha ospitato a cena; cena che però mi son gustata poco, nonostante l'ottimo ristorante. Infatti con orrore mi ero accorta di aver sbagliato logica d'itinerario, così chè Volterra risultava essere lontana una cinquantina di chilometri tra curve e colline dal nostro campeggio e, ricordialmolo sempre, un conto è cercare le indicazioni per Volterra, ben altro per Certaldo-Marcialla...

Sulla via del ritorno, sotto un cielo trapuntato di stelle come non se ne vedono più... ogni bivio era dubbio, e lo stradario non aiutava. Immagina la scena: noi dentro la Magnifica New Twingo, con il quasi inutile stradario aperto sotto la luce di cortesia, ferme con le quattro frecce ad un bivio dai nomi improbabili... poco c'è mancato che decidessimo la direzione con la monetina... Scenetta che si ripeteva ad ogni bivio...

Spesso in questi giorni toscani abbiamo incontrato cartelli stradali con su scritto Tutte le Direzioni: magnifica dichiarazione d'intenti, nonchè ben augurante, ma quella notte il rassicurante cartello mai comparve...

Al buio pesto spezzato dagli abbaglianti, salivo e scendevo su e giù per colline, in mezzo al nulla della campagna toscana... Nadia non lo sa, ma più volte ho temuto di finire in un fossato per una curva troppo stretta, o magari di fare l'alba a cercare il campeggio... mi rassicuravo pensando che la benzina l'avevamo... Insomma... alla fine, non so come, dopo due ore e passa di curve e colline al buio pesto della campagna, siamo arrivate! Il sollievo è stato tale che non ti racconto come e dove ho concluso la serata... ma posso dirti che avevo taaanto mal di pancia... ;-)

Troppo breve un solo weekend in Toscana, dopo un anno di lavoro e stress: il giorno dopo già bisognava levar le tende... ma per rimandare il più possibile il rientro in città e godere ancora del posto, abbiamo deciso di scendere nel cuore del Chianti e paesini paesini, per arrivare a Siena. Tanto, se ero riuscita a guidare su quelle strade di notte, di giorno sarebbe stata una passeggiata... E lo è stata, mentre facevo sorbire a Nadia un cd di musica medievale siamo approdate nel minuscolo paese di S. Donato: il borgo è perfettamente intatto e l'unico suono che si sentiva era lo sbatter d'ali dei piccioni.

Il Chianti ci ha poi guidato fino a Siena, in una Piazza del Campo gremita, dove ci siamo accomade sul pendio, ed io ho disegnato ancora, mentre alcuni bimbi stranieri s'avvicinavano incuriositi... La voglia di andar via era zero, ma bisognava pur farlo... ma prima dovevamo farci una foto insieme: dopo tre giorni e dio solo sa quanti scatti, ancora non ne avevamo una insieme... sicchè Nadia blocca un passante straniero, in occhiali da sole, chiedengli uno scatto; lui gentilmente prende la macchina fotografica, ma levandosi gli occhiali abbaglia Nadia, la quale colta dall'emozione ormonale, fa un gesto strano e la bottiglia di Chianti che aveva appena acquistato finisce in frantumi nella busta, che comincia a scolare per tutta Piazza del Campo...

Ridi? sì sì, pure io... lei, un po meno e lo straniero per educazione ha taciuto mentre fotografa l'ilare scenetta...

Tornare a Roma è stato semplice ed agevole, ma oggi pomeriggio, sedute sulle scale esterne del call center, eravamo ancora con il cuore in Toscana.

1 commento:

Nadia ha detto...

Oooooooooooohhhhh mio Dioooooooo!!!! Non ho fatto altro che ridere!!! Non vedo l'ora di ritornarci...è stato stupendo...e poi vedo ancora la scenetta con lo straniero in Piazza del Campo che ci fotografa mentre il mio Chianti finisce giù per il pavimento della piazza ed io che lo seguo facendogli foto a gogò, come una psicopatica!!!