lunedì 12 luglio 2010

Free Sakineh

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Caldo. Un caldo insopportabile. Ma casa bisogna pulirla... Tra una spolverata e uno straccio bagnato, mentre Britti canta "Solo una volta (o tutta la vita)", decido di lasciarmi sciogliere sotto il ventilatore, mentre mi leggo (al solito) La Repubblica on line.

Gelo. Un gelo insopportabile nell'anima, mentre Silvestri canta Cohiba e leggo di Sakineh.

Ora in un carcere dell' Iran c'è una madre vedova di 42 anni, che nel 2006 è stata condannata alla lapidazione per aver avuto due amanti. Rea confessa di adulterio dopo 99 frustate, questa donna aspetta di essere uccisa per aver amato, dopo esser rimasta sola. Amato. Sì, ma forse: ci si può fidare di una confessione dopo 99 frustate? Ma poi, se anche fosse: adulterio di cosa, se è vedova?

Questo è il link dell'articolo in cui Vincenzo Nigro racconta la storia di Sakineh, con i dettagli di cosa le aspetta:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/07/12/news/iran-5526527/?ref=HREC1-9

Questo, invece, è il link al sito dove si può firmare la petizione per liberarla, o quanto meno salvarla dalla lapidazione:
http://freesakineh.org/

Firmate.
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie per i link veramente utili

Marianna De Padova ha detto...

Lieta di essere (almeno )utile.

eraldo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.