martedì 19 gennaio 2010

Non era un semplice gatto

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www.leggonline.it/articolo.php?id=42355

Ieri, in GB, un micio è stato investito da un'auto e come spesso accade il conducente non s'è fermato: era solo un gatto. Evidentemente l'autista non ha riconosciuto Casper, il gatto che prendeva tutti i giorni il bus, e poi tornava a casa. Forse nei hai sentito parlare: la scorsa estate anche i nostri tg hanno raccontato la sua storia.
Mi dirai che con quello che succede ad Haiti è fuori luogo dispiacersi per un gatto, di dodici anni, con il pallino delle passeggiate...
Invece, proprio per questo, quel miciotto bianco e nero rendeva il mondo più simpatico.
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lunedì 11 gennaio 2010

Sorvegliato Speciale


Il Tevere non sembra troppo minaccioso... anche se piove ancora... l'importante, però, è che il sorvegliato speciale si tenga lontano dal foro di Ponte Sisto...

venerdì 8 gennaio 2010

Contatti Utili nella Precarietà

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A Milano c'è un pugno di operatori telefonici* che sta facendo tremare i manager: giorni fa balzati agli onori della cronaca per aver bloccato in azienda i dirigenti, questi lavoratori senza stipendio hanno tutto il mio appoggio. Perché sono colleghi. Sono ormai quattro mesi, infatti, che svolgo anche questa attività, in cui la logica dei contatti utili rosicchia tutto il resto.
Contatti Utili: le chiamate andate a buon fine. "Quante saranno questo mese? Come saranno conteggiate? Quanto mi troverò in busta paga?" Questi gli interrogativi impegnativi di una compagine di gente appesa al filo telefonico. E poco importa se diligente durante il mese ti segni tutto il lavorato volta per volta: all'arrivo dello statino mai a nessuno che i conti tornino.
Tutto ciò significa un mondo intero di cose a cascata, che come un domino condizionano tutta la tua vita. E mi viene in mente una mia collega della provincia di Matera: lei la mattina è impegnata in un tirocinio non retribuito e il pomeriggio, sino alle 21, è "ai telefoni" con me. In pratica lavora 15 ore al giorno. L'ultimo mese la sua retribuzione è bastata solo per pagarsi l'affitto e forse le bollette.
"La crisi è finita: spendete con coraggio": se ci pagaste tanto da permetterci colazione al bar tutte le mattine, vedrai come anche gli imprenditori saranno contenti. Perché non è più una questione di destra o sinistra, rosso o nero, non lo è più da un pezzo. La questione si è spostata su un concetto morale più ampio, purtroppo filosoficamente astratto: il rispetto della dignità dell'adulto che vuole costruirsi un futuro.

Ieri sera ho visto Anno Zero**. Vendola e Castelli gli ospiti di punta. Collegamenti con il call center di Milano, opinioni, discussioni... ma il bello è arrivato alla fine, quando una docente precaria siciliana ha esposto il suo punto di vista (che poi è il mio), finendo col litigare con l'On. Castelli.
L'ho ammirata: con dignità, ma anche orgogliosa umiltà, ha presentato i suoi disagi sociali facendosi forza e scudo solo della sua eccezionale proprietà linguistica. Forse è per questo che l'On Castelli se n'è uscito con affermazioni infelici, tra cui ha brillato un "Ma si rimbocchi le maniche, voi volete la pappa pronta, vada a lavorare come abbiamo fatto noi da giovani". E poco importa se lei (noi), chiedeva proprio questo; poco importa se cercava di spiegare che la differenza tra noi e le vecchie generazioni sta proprio nel fatto che i nostri sacrifici non sono un investimento per il futuro, come fu per loro, ma un vuoto a rendere senza valore. Poco ha importato: l'On. Castelli l'esortava a pensare positivo e a non essere così negativa. Mentre a me veniva in mente la mia collega del matese...

Questa mattina ragionando con mio padre sulla trasmissione di ieri, mi son sentita dire: "ma ancora che ci credi, quelli son tutti attori: certo che tengono testa a ministri e onorevoli!"
"Ma chi se ne frega se anche sono attori" ho ringhiato io di rimando, "l'unica cosa che m'interessa è che qualcuno dia voce a un esercito di persone che sarebbe povera, se non ci fossero mamma e papà; che non potrebbe permettersi il lusso di tentare di realizzare un sogno di vita. Come me senza di te".

Intanto oggi su Repubblica. it si legge testuale : "Disoccupati al 8,3%. I dati forniti dall'Istat. L'anno scorso il tasso era al 7,1%. Nell'Eurozona è al 10%. Forte calo rispetto al novembre dell'anno scorso. Nell'ultimo mese un taglio di 44mila unità". La Stampa.it idem: "Disoccupazione al 8.3%. I dati dell'Istat. Boom di senza lavoro: in un anno persi quasi 400 mila posti, 44 mila solo nel mese di novembre. Nell'Eurozona tasso al 10%: oltre 100 mila persone rimaste a casa". Anche Il Giornale.it riporta i dati: "Istat: a dicembre disoccupazione al 8.3%. Al 10% nell'Eurozona. Si tratta del dato più alto da Aprile 2004: + 0,1% rispetto il mese precedente e + 1,3% rispetto novembre 2008".

Della serie: God save the Call Center.


* dipendenti della Omnia Network
**http://www.annozero.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-17667bc8-a018-4d4a-98d9-1426fb96ff5d-annozero.html?p=0