lunedì 10 dicembre 2007

Natale&Media

Sabato sera, nell'edizione di prima serata del TG1, verso la fine, la Ferrario ha dato la linea a due belle, ridenti e brave giornaliste, rispettivamente in diretta dalla Galleria Sordi a Roma e dalla galleria milanese di piazza del Duomo.

Entrambe circondate da una folla di curiosi, hanno risposto alla Ferrario che chiedeva com'era la situazione acquisti nel primo sabato di shopping natalizio.

L'inviata su Roma, sorridente e felice ha raccontato di come la galleria fosse ancora gremita nonostante l'orario, che si erano visti molti pacchetti, ma anche molte persone a mani vuote. Il dato importante da lei sottolineato è che ques'anno c'è stato un forte aumento nella vendita dei libri, soprattutto di attualità politica e gialli, come riportato da un responsabile di un nota libreria.

Bella felice e pimpante anche l'inviata di Milano, che dopo aver declamato sulla frenetica attività di compre registrata in quel della città ambrosiana, ha chiesto ad una signora cosa avesse acquistato: una pallina di Natale artigianale del valore di circa 8 €; poi ha chiesto ad altre persone quanto hanno messo in budget per i regali: 100 €.

Io sabato sono andata a fare un giro per una delle vie-shopping della mia città: i negozi erano vuoti, come le mani mie e degli altri passanti.

Domenica il radio giornale ha annunciato altri rincari per il prossimo anno, che vanno ad aggiungersi a quelli già riportati di luce e gas: aumenterà l'acqua ed il servizio di nettezza urbana.

Sono felice che ci sia stato un aumento nella vendita dei libri: è sempre una gran cosa leggere.
Quello che mi fa sorridere, in relazione al servizio giornalistico, è che un libro costa mediamente 20 €. Certo ci sono quelli che ne costano 100 di euro, ma anche quelli che con 6 te li porti via....

Mentre un bugget di 100 € per i regali natalizi, può significare una media di 10-15 euro a regalo.

Quei due servizi mi hanno fatto sentire presa in giro. Lo sappiamo tutti che sarà un Natale "magro", lo sappiamo tutti che la situazione economica degli Italiani, e quindi dell'Italia, è prossima al collasso.... eppure le belle e sorridenti inviate parlavano come se la situazione sia assolutamente serena.

La mia domanda è: ma i media hanno anche la funzione di "mantenimento dell'ordine pubblico?"
La classe politica ha paura di una rivolta e cercano di convincerci che se non arriviamo a fine mese è perchè siamo cattivi amministratori dei nostri soldi?
Qualche mese fa un ragazzo argentino, che vive regolarmente in Italia da un pò di anni, mi ha detto che la situazione attuale del nostro Paese gli sta ricordando quella dell'Argentina prima del crack.
Comincio a pensare che abbia ragione.

venerdì 7 dicembre 2007

A torto o ragione

Qualche giorno fa ho conosciuto un tizio, che mi ha lasciata a dir poco sbigottita. In senso negativo.

Chiamerò la persona in questione con il nome immaginario di Eugenio, e sempre per tutelare la sua privacy, non parlerò delle circostanze in cui l'ho conosciuto; circostanze che fanno di lui una persona comunque affidabile e seria.

Eugenio è giovane, probabilmente non arriva ai quaranta, ha un livello culturale medio alto, economicamente non è in difficoltà, possiede una bella casa -a giudicare dalla zona in cui risiede-, ed ha famiglia: una bella moglie ed un solo figlio, maschio, dall'apparente età di 6 anni, che chiameremo Filippo.

Come tutti i genitori Eugenio desidera il meglio per il proprio bambino, con la volontà di essere un buon padre; il desiderio è fermamente condiviso e supportato dalla moglie.

Su queste basi Eugenio mi ha riferito che con la sua signora porta Filippo dallo psichiatra infantile.
Perchè è troppo vivace e troppo disubbiente.
Non mi è stato detto altro che possa motivare una scelta così drastica. Sempre per quel che ne so direttamente, lo specialista ha solo informato i genitori su come dare delle regole precise al bambino e farle rispettare.

Dunque Filippo fisicamente sta bene, non ha turbe, non presenta sintomi di autismo e vivadio non è molestato. Eppure viene portato da uno psichiatra infantile.

Immagino che Filippo a livello inconscio tema di non essere normale e immagino anche abbia il terrore che i genitori non gli vogliano bene per quello che è.
Almeno, io, se fossi Filippo, penserei così.
E non so se da grande riuscirei a capire cosa ha realmente spinto i miei genitori a portarmi da uno psichiatra infantile. Oltre al senso d'inadeguatezza intendo, che è del tutto umano e comprensibile.

Quello che mi risulta incomprensibile è perchè due persone adulte, culturalmente evolute, non siano in grado di educare un figlio.
Ma è veramente possibile che uno psichiatra infantile debba dare loro le regole per farsi rispettare? E' veramente possibile che non ricordano come sono stati educati loro?
E soprattutto: se hanno loro dei problemi, perchè è il bambino ad andare in analisi? Perchè un estraneo deve spiegargli il comportamento del proprio figlio?

Paradossalmente mi auguro fortemente che le cose stiano diversamente da come mi è stato riferito, e che Filippo soffra di una reale patologia infantile; sebbene il fatto cheEugenio abbia preso l'argomento, senza essere sollecitato in tal senso in nessun modo, mi faccia sospettare che sia l'idiota che sembra.

Voi parlereste di una cosa così delicata ad una persona a cui avete stretto la mano 5 minuti prima? Proprio questo dettaglio mi fa pensare che la mia analisi sia aderente alla realtà dei fatti, che per discrezione non ho voluto indagare.

Ora la vostra domanda sarà: di che ti preoccupi? Il figlio non è tuo, ognuno se li cresce come vuole.
Vero.
Ma questa cosa mi spaventa. Un bambino cresciuto male sarà un pessimo adulto, che generarà problemi sociali.

Lo so che con queste osservazioni apro un vaso di pandora su problemi vari di tempo e di urbanità... ma un bambino è un bambino e deve poter esserlo. Si deve adeguare alla famiglia in cui nasce, ma anche i genitori si devono adeguare.
Ma sembra che oggi i bambini devono essere dei piccoli adulti, quando non sono degli ineducati prepotenti...

Forse il giorno che avrò un figlio farò errori peggiori.
Nel frattempo però, mi domando se quello che sento in giro sia sensato.