martedì 26 marzo 2013

Il Pisolino di Crimi in Senato: Delusione

Da questa mattina questa simpatica fotina sta facendo il giro del web.

Curiosa di leggere gli anatemi di Grillo, sono andata a farmi un giro sul suo blog: ad ora niente.

Nota bene, non si è trattato solo di banale curiosità, ma di un'aspettativa legittimata dal voto che ho dato al M5S, proprio al Senato.

Un voto dato a denti stretti, sia chiaro, per tutti i motivi che sappiamo, ma che comunque ha permesso a questo signore di riposare su quel sedile.

Questo pisolino conferma il dubbio che avevo: la perfezione non è di questo mondo, né tanto meno dei neo eletti grillini.

Ero già rimasta delusa dal loro 'integralismo' all'indomani dell'elezione senza vincitori, convinta che le ideologie senza la capacità di realizzare e costruire compromessi non sia amore per il Paese, ma egocentrismo politico. Delusa dall'esito del mio voto, pensavo ancora che in certe situazioni scossoni forti, come il M5S, siano la cura migliore. Pur rimanendo convinta che la politica non può essere 'improvvisazione d'impegno civile', ma un impegno continuo sul territorio e con le Istituzioni, che -quello sì-, culmini con un'esperienza a termine in Parlamento, penso che l'esperienza dei grillini sia un ottimo laboratorio che può costringere la politica ad un rinnovamento profondo.

Oggi sono ancora più delusa, ma (ottusamente?) penso ancora che il M5S sia un'opportunità per il Paese, a patto però che scendano dal loro piedistallo di 'puri': anche loro cadono nei ristoranti costosi, si addormentano cullati dalle relazioni di Monti e soprattutto ragionano con una loro coscienza politica, che alle volte non aderisce alle ideologie di Grillo.

Con questo non voglio dire che facciano bene a prendere i 'vizietti' dei politici, o che si debbano rendere complici di 'inciuci', o che Grillo debba defenestare Crimi, ma che forse stanno capendo che tra il criticare e la buona volontà, c'è di mezzo il fare consapevole che viene dall'esperienza.

mercoledì 20 marzo 2013

Giornata Mondiale della Felicità

Oggi è la giornata mondiale della Felicità.
Quando l'ho letto nei titoli de LaStampa.it non ci credevo: l'Onu ha stabilito che oggi il mondo intero debba celebrare la felicità.

Poi leggi l'articolo e ti ritrovi su una pagina di economia: il Pil che misura tutto tranne il nostro grado di soddisfazione, con il Bhutan che nel lontano 1972 cominciò a lavorare non su uno sviluppo economico, ma sulla soddisfazione personale, tant'è, prosegue l'articolo, che negli Usa dove il reddito pro capite è sempre in aumento dal 1960 ad oggi, il tasso di felicità è rimasto invariato.

Della serie: i soldi non fanno la felicità. E s'è sempre saputo, tanto che però s'è pure sempre detto che aiutano molto...

Ma, siamo proprio sicuri sicuri che bisogna istituire una giornata mondiale delle felicità per ricordare ai governi che non di sola economia si vive? E poi, mi chiedo ancora, la felicità non è un sentimento personale, ai limiti dell'intimità, che va a coinvolgere i propri equilibri interni, la capacità del tutto personale di approcciare in un modo piuttosto che in un altro un dato evento? Certo, è vero che per poter essere felice anche solo per una giornata di sole non devi combattere (per esempio) con la burocrazia, che dipende dal governo, ma il mio dubbio più grande è: e se questa festa tra qualche anno diventasse un espediente di marketing folkloristico, tipo S. Valentino che se non sei felicemente in coppia rischi che quel giorno ti deprimi ... ?

venerdì 15 marzo 2013

Ritorno a Sharm El Sheikh

Erano circa nove anni che mancavo da Sharm El Sheikh, ma il ricordo mi è sempre rimasto vivo.

Il mare cristallino che già a riva vibra di mille colori dei coralli, e le passerelle che ti portano sui pontili indispensabili per farti fare il bagno senza ferirti sui coralli e senza ferire loro, immergendoti così in un universo marino di pesci altrettanto colorati. Oppure ricordavo le  maestose montagne alle spalle dei resort, cime di granito rosso, nei cui wadi i beduini vivono e commerciano, offrendo ai turisti passeggiate sui cammelli, sui cavalli o corse sui quod. Quelle stesse montagne, che tre ore più a nord nascondo il mistico Monastero di Santa Caterina e il suo roveto, che sembra essere 'quel' roveto biblico... E gli odori, quello di benzina decisamente non verde, che si mischia alla dolcezza del gelsomino, che nel deserto si amplifica, pur non essendo sempre visibile.

Proprio gli odori mi hanno colpito all'arrivo in aeroporto: sarà stata la bassa stagione, sarà stato un giorno non 'classico' per gli arrivi, ma l'aria non sapeva di benzina non verde...

I nostri ospiti ci hanno riservato stanze in una località che non ricordavo e -forse- nove anni fa ancora non c'era: a oltre una mezz'oretta da Naama Bay, Nabq, laguna. Ed infatti è una Sharm diversa, la spiaggia è una vera laguna ed i coralli si trovano solo molto, molto avanti nel mare, sicchè per lunghi metri, forse quasi un km, si può camminare senza pericoli, con l'acqua però che a seconda della marea arriva alle caviglie o al ginocchio: ideale per i bambini, ma non per chi cerca il Mar Rosso dell'immaginario.

Ma il sole, è sempre quello: caldo e capace di bruciare, se non attenti, la pallide pelli europee.

Ed il caldo era proprio quello che andavo cercando, tanto da rimanermene al sole di mezzogiorno tra la visita di un resort e l'altro, mentre il fresco dell'aria condizionata andavano cercando i miei compagni di viaggio.

Compagni di viaggio divertenti e simpatici: la mitica Celeste, con i suoi eccezionali racconti 'dietro le quinte' di scoop;  Laura, con la sua entusiasta allegria; Luigi e la gentilezza sabauda; Oriana e Giovanni, cordiali e disponibili; Massimo, con una ironia puntuale e divertente; Fiorenzo con i suoi viaggi in vespa con la figlia e Angelo, giocherellone e spiritoso.

Una compagnia messa insieme dal caso, ma con cui è stato gradevolissimo condividere il mio ritorno a Sharm, che ha coinciso con il mio 40° compleanno.

Al caso che mi ha riporta a Sharm El Sheikh a compiere gli anni, e ai miei compagni di viaggio, un gran sorriso, per un altro ricordo vivo nel tempo.